1 CICLO: L’impatto dell’informatica nella città e nella ricerca architettonica contemporanea. Il World Wide Web.

 

 

 

 

INFORMAZIONE MATERIA PRIMA DELL’ARCHITETTURA

 

IP (Internet Protocol)® Protocollo di interconnessioni di rete nato per interconnettere reti eterogenee, per tecnologie, prestazioni egestione.

HTML® E’ un linguaggio usato per descrivere i documenti ipertestuali disponibili in internet.

GOOGLE® Motore di ricerca.

DATABASE® Insieme di dati che riguardano lo stesso argomento o più argomenti correlati tra loro strutturalmente in modo da consentire che i dati possono venire utilizzati per diverse appplicazioni.

MODELLO® E’ un insieme di variabili che mette in relazione tra loro per interpretare alcuni fenomeni della realtà.

Che cos’è l’AVERY INDEX® E’ una banca dati dei libri e delle riviste di architettura catalogate per argomenti, autori etc.

Che cos’è l’ART INDEX® Periodico di architettura online.

 

 

Cosa può essere un punto disegnato su un foglio bianco?
Un DATO.

Un dato di per se non fornisce alcuna informazione poiché l’informazione è composta da un’insieme di dati che non è influenzata da alcun giudizio critico ed è perciò oggettiva. Si ha la possibilità di "costruire un mondo" se a partire da un dato io gli applico una convenzione.

Se applichiamo una convenzione ecco che il " punto " può essere un cerchio oppure uno zero.
Nel mondo informatico non esistono dati ma solo informazioni, perciò:

L’INFORMAZIONE è l’applicazione di una CONVENZIONE ad un DATO.

E se in informatica esistono soltanto informazioni allora è tutto informazione, è tutto un divenire, un mutare dinamico.

Il MODELLO è la forma assunta dalle informazioni.

"In informatica esistono molte famiglie di modelli, ma la più semplice è quella rappresentata dal foglio elettronico che lega l'una all'altra le informazioni attraverso formule matematiche e che permette perciò il costante aggiornamento di tutti i valori al solo variare di una informazione."

Introducendo dei dati all’interno delle caselle posso creare un modello in costante divenire che se viene modificata una casella di conseguenza si modifica tutto il resto.

 

INFORMAZIONE

L’informazione c’è sempre stata, ma in maniera e con caratteristiche diverse.
La differenza principale tra l’informazione attuale e quella del passato è nella quantità, nel mezzo, ma soprattutto nel fatto che oggi c’è molto più personale addetto all’informazione, cioè è aumentata la quantità di chi fa l’informazione, degli individui specializzati nella gestione di essa.
Quindi la principale differenza è un aspetto strutturale, cioè il settore dell’informazione (settore terziario) è diventato maggiore del settore primario.

Il momento in cui è avvenuto tale passaggio è il 1956, anno in cui in America si è rilevato che il 49% della popolazione si occupava del settore primario (operai e contadini)e il 51% del settore terziario(informazione).
Questo è stato l’avvento di quella che oggi viene definita la "terza rivoluzione industriale".

Per comprende meglio il ruolo strutturante dell’informazione all’interno della società si può prendere in considerazione la teoria di Alvin Toffler espressa nel suo libro "The third wave " (la terza Onda).
Toffler suddivide la storia dell’uomo in 3 fasi principali:

    1. FASE AGRICOLA: periodo che va dall’età della pietra (homo sapiens) fino alla rivoluzione industriale (fine 700)
    2. FASE MANIFATTURIERA O INDUSTRIALE: periodo che va dall’inizio dell’800 fino alla fine della seconda guerra mondiale (1800 – 1956)

3. FASE DELL’INFORMAZIONE ( inizia nel 1956)

Per far comprendere come il gradiente informativo riferito ad un determinato prodotto cambi nelle varie età, Toffler prende come esempio un prodotto presente nell’ultima epoca e ne analizza l’evoluzione, in termini di informazione, ad essa connessa.

Esempio: quanta INFORMAZIONE c’è nel prodotto zucca?

Altro esempio: la FORD T(1920) e la .SMART (2000).
La FORD T, esclusivamente meccanica, rispondeva a degli standard nella logica dell'epoca industriale

La SMART, costruita con una presenza dell'elettronica rilevante, risponde ad esigenze personalizzate

 

 

ARCHITETTURA MARSUPIALE

MODERNITA’: il termine può essere usato con significati diversi; nella storiografia convenzionale per esempio viene utilizzato per indicare delle differenze cronologiche di tempo (epoca antica, epoca classica ecc…); noi preferiamo legare il termine ad una concettualizzazione perché solo così possiamo stabilire se è moderno un architetto del passato o se è antico un architetto moderno.

Il concetto di modernità si lega a quello di CRISI che vuol dire accettare e comprendere (ovvero prendere coscienza) che è cambiato il quadro in cui si collocano le nostre operazioni.

La modernità, a questo punto, si definisce come il motore interno che spinge gli individui, i movimenti e le masse a reagire alla crisi e quindi al cambiamento; più semplicemente, è il tentativo di risposta alla crisi e porta con sé la necessità di un’ESTETICA DI ROTTURA E DI CAMBIAMENTO che rappresenta il punto più alto di questo processo.

La crisi ha investito il mondo dell’ARCHITETTURA per la quale è stato necessario un cambiamento in rapporto all’avvento di una società dell’informazione.

 

 

 

Io esisto in quanto…

Epoca antica à l’architettura esiste in quanto momento di rappresentazione.

Epoca industriale à "io esisto in quanto funziono":

l’architettura tende ad aderire allo stesso concetto di funzionamento;

nuovi temi entrano nel panorama dell’architettura (es. case popolari).

Epoca contemporanea à "io esisto in quanto informo":

l’architettura esiste in quanto informa, e quindi in quanto appartiene

al grande mondo della comunicazione à estensione del concetto di

design

Comunicazione: come avviene?

Epoca industriale à linguaggio oggettivo, scemato da ogni aspetto di personalizzazione.

Epoca contemporanea à figure retoriche: parlare attraverso un immagine, creare messaggi

aperti a più interpretazioni;

la modalità comunicativa tende quindi di nuovo ad essere soggettiva;

il linguaggio è basato sulla riscoperta e riutilizzazione di cose antiche.

Sineddoche e metafora sono le figure retoriche più importanti.

Sineddoche: è la figura retorica che fa la parte per il tutto.

Le ragioni principali della sua utilizzazione sono:

messaggio che è efficace e conciso;

Anche per la sineddoche come per tutte le figure retoriche è necessario che il ricevente sia in grado di comprenderla.

 

 

LUNGHE CRISI

L’esperienza del cubismo analitico (Picasso-Braque) porta ad una maggiore consapevolezza del concetto di avanguardia come movimento volutamente rivoluzionario cha ha la coscienza di affrontare la crisi e di cercare in essa nuovi valori estetici.

Non c’è paura del brutto è un aspetto fondamentale delle nuove avanguardie; l’operazione brutale che viene fatta sulla pittura ha come oggetto la figura femminile ridotta ad una serie di elementi decomposti alla ricerca di un processo nuovo di creazione delle immagini; in questa operazione c’è il nuovo paesaggio mentale della società industriale.

Il paese in cui più forte era stata la crisi di cambiamento da un modello all’altro è la Germania,che diventa nel giro di 5-6 anni, dal ’19 al ’25, l’epicentro della formazione effettiva cioè della effettiva capacità di riuscire a dare una risposta in architettura a questa grande crisi che è la trasformazione del mondo da un sistema sostanzialmente agricolo e mercantile ad uno di tipo industriale. Queste cose arrivano ad effettivo compimento soltanto nel 1925 con la creazione dell’EDIFICIO DEL BAUHAUS che per noi è di fondamentale importanza per capire come si è creato un paradigma d’architettura completamente diverso da quello che si conosceva prima e che rivoluziona tutti i parametri fondamentali dell’architettura.

Sono 6 le categorie d’indagine che si possono utilizzare per confrontare il paradigma rinascimentale e quello industriale, certamente presenti (per gruppi) anche prima del Bauhaus ma in esso tenute insieme da un settimo elemento detto catalizzatore.

Progetto urbano

Paradigma rinascimentale à il modello di città medievale è un sistema di chiusura-protezione

basato sulla presenza assolutamente fondamentale delle mura.

Paradigma industriale à il modello di città industriale, al contrario, è un sistema basato sul

concetto di espansione e dilatazione verso l’esterno.

Metodologie

Paradigma rinascimentale à la chiave utilizzata dall’architettura è il tipo = prefigurazione di una serie di forme; data la forma, calo nella forma la funzione.

Paradigma industriale à si parte dall’individuazione analitica delle funzioni;

la forma è data a posteriori.

 

 

Funzioni

Paradigma rinascimentale à l’architettura è condensata in 2 fatti fondamentali: Chiesa e palazzo.

Paradigma industriale à l’architettura diventa attenzione a tutti i temi; il vero architetto è

quello che fa la casa popolare e non più solo il palazzo nobiliare;

il tema dei temi è una scuola che ha come scopo il nuovo rapporto tra arte ed industria.

Struttura

Paradigma rinascimentale à il sistema di costruzione è continuo = vincolativo per la funzione.

Paradigma industriale à il sistema di costruzione è discontinuo = non più vincolato al fatto

costruttivo.

Visione

Paradigma rinascimentale à centralità della visione prospettica.

Paradigma industriale à l’architettura si dà come un’esperienza della città contemporanea

tendenzialmente astratta e aprospettica: la visione è relativa.

Carica di comunicazione

Paradigma rinascimentale à il sistema (che ha un paesaggio mentale legato alla prospettiva) ha

2 caratteristiche: è figurativo = ci sono degli elementi riconoscibili

e quindi nominabili.

è simbolico = gli elementi figurativamente dati simboleggiano sempre qualcosa.

Paradigma industriale à il valore è il funzionamento: "io esisto in quanto funziono";

il sistema è antifigurativo ed antisimbolico.

 

CATALIZZATORE

Catalizzatore: è l’elemento che permette alle cose di stare insieme.

Paradigma rinascimentale à l’elemento catalizzatore è la prospettiva.

Paradigma industriale à l’elemento catalizzatore è la trasparenza = rottura della cornice

(come tema di misurazione dello spazio tipica della prospettiva)

alla ricerca continua di una dilatazione dello spazio e della

eliminazione di barriere tra interno ed esterno.

Senza il concetto di trasparenza non si avrebbe la sintesi avvenuta

nel Bauhaus.

 

 

 

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